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M5S SILVI

APRILE IL MESE DELLA TARI: TRA INDIFFERENZA E INDIFFERENZIATA

M5S SilviÈ il mese della prima rata della TARI una tassa tanto odiata quanto necessaria per il servizio che riguarda (o dovrebbe riguardare) il decoro, la pulizia e la corretta gestione della spazzatura sul nostro territorio. Ma cosa paghiamo quando ci arrivano queste cifre tanto alte ed “ingiustificate”?
Le voci di costo da coprire con le tariffe TARI sono tante: spazzamento e lavaggio strade e piazze pubbliche, raccolta e trasporto, trattamento e smaltimento, costi generali ed amministrativi e, per chi non lo sapesse, i crediti inesigibili per il minor gettito tari di anni precedenti dovuto a coloro che non hanno pagato. Ma esiste un modo per pagare di meno? Ce lo siamo chiesti tante volte perché questo obiettivo è doppiamente auspicabile: pagare di meno equivale a dire che il sistema della raccolta è migliorato a tal punto da avere riflessi benefici sull’ambiente. I progetti per arrivare ad un miglioramento delle tariffe e del nostro ambiente sarebbero tanti e molto importanti. Per questo speriamo vivamente che questa amministrazione, nella ri-programmazione della visione sui rifiuti possa accogliere molte delle nostre idee. Parliamo della strategia “plastic free”, del potenziamento della cultura del compostaggio domestico e del compostaggio di comunità, della sensibilizzazione dei piccoli per creare generazioni future più consapevoli che ogni azione quotidiana può contribuire al miglioramento del territorio in cui viviamo. L’obiettivo di ogni Comune è quello di ridurre la costosa gestione della spazzatura indifferenziata ed aumentare la percentuale di differenziata così come ci impone l’Europa. Infatti, la “gerarchia della gestione dei rifiuti” contenuta nelle regole dell’UE, esplicita che le soluzioni da preferire sono prevenzione e riutilizzo: dare al prodotto una seconda vita e un nuovo utilizzo prima di che diventi un rifiuto. A seguire, il riciclo (incluso il compostaggio) e altri metodi di recupero come la combustione dei rifiuti, metodo tuttavia che noi non condividiamo e che combattiamo a favore di nuove e più moderne soluzioni. Il semplice smaltimento in discarica, il metodo più economico ma anche il peggiore per l’ambiente e la salute, deve essere l’ultima opzione da prendere in considerazione. Ma non bastano le leggi dello Stato, non bastano le direttive europee, non bastano regolamenti comunali a favorire una cultura del rifiuto come risorsa per un’economia sempre più “circolare”. C’è bisogno di una cultura che combatta l’indifferenza verso una tematica che è sempre più al centro delle nostre vite. “Non ho spazio per i secchi della differenziata”, “Non ho tempo di capire dove devo mettere questo rifiuto”, “Tutto sommato non cambia niente se metto una bottiglia di plastica nell’indifferenziata”, “tanto poi rimettono tutto insieme anche se io a casa differenzio”, “Anche se differenzio le tasse, invece di diminuire, aumentano”... questa è la cultura che dobbiamo superare se vogliamo pagare meno TARI e avere un ambiente più pulito e salubre. Se partissimo da una presa di posizione facendo diventare Silvi un paese libero dalla plastica, se capissimo il valore di riutilizzo di alcune categorie di rifiuti e, quindi, riuscissimo a differenziare con puntualità ottimizzando ciò che può essere reimmesso nell’economia e non in discariche inquinanti, avremmo, addirittura nel medio periodo, un RISPARMIO ECONOMICO e UNA RIDUZIONE DELL’IMPATTO AMBIENTALE a cui tutti auspichiamo. Concludiamo con una frase di Mark Victor Hansen perché rappresenta ciò che può innescare in tutti quel meccanismo mentale che trasforma l’indifferenza in interesse, curiosità, opportunità e che non deve farci più sentire soggetti passivi o meri contribuenti quando si parla di gestione dei rifiuti ma cittadini attivi che molto possono fare per rendere virtuoso il proprio territorio. “La spazzatura è una grande risorsa nel posto sbagliato a cui manca l’immaginazione di qualcuno perché venga riciclata a beneficio di tutti.”